Descrizione

La chiesa di San Francesco, risalente alla fine del Duecento si può definire l'edificio sacro più originale della città di Lodi, infatti La sua peculiarità principale è rappresentata dalle due bifore "a cielo aperto" della facciata, le quali rappresentano il primo esempio di un modello che tra Trecento e Quattrocento si diffuse in tutta l'Italia settentrionale. La struttura venne innalzata tra il 1280 e i primi anni del Trecento laddove precedentemente sorgeva una piccola chiesa dell'Ordine dei Frati Minori dedicata a San Nicolò. Nel 1527 la gestione del tempio venne affidata ai Francescani Riformati di San Bernardino, cui nel 1840 subentrarono i Padri Barnabiti, i quali avevano già occupato nel 1834 il convento adiacente trasformandolo in collegio; i primi anni della loro attività furono interamente dedicati a un profondo lavoro di restauro del complesso, che ebbe termine nel 1842. Benché i Barnabiti abbiano ottenuto il ministero apostolico della chiesa di San Francesco "a uso perpetuo", la proprietà dell'edificio è sempre rimasta appannaggio della parrocchia della Cattedrale di Lodi, da cui tuttora dipende. L'edificio è anche annoverato fra i monumenti nazionali italiani.



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