Descrizione

Le origini del culto presso il santuario non sono chiare, ma la tradizione narra che sulle rive dell'Adda fu rinvenuta una statua della Beata Vergine. Questa statua venne inizialmente collocata in un oratorio vicino alle cascine Colombare, successivamente ribattezzato Madonna del Fango. Altre fonti indicano che la reliquia fu originariamente posizionata in un edificio sito nel medesimo luogo dell'attuale santuario. Ciò che è certo è che nel 1483, nelle campagne a nord di Moscazzano, sorgeva una chiesa dedicata alla Madonna dei Prati, la quale, con il tempo, era diventata fatiscente. Il vescovo di Cremona concesse ai domenicani di utilizzare i mattoni di questa chiesa per costruirne una nuova, dedicata alla Madonna del Fango, a condizione che su uno dei pilastri fosse dipinta un'immagine raffigurante la Madonna dei Prati, preservandone così la memoria. Nel corso del tempo, il nome della vecchia chiesa ha prevalso, e oggi il santuario è noto con tale denominazione.